Le frittelle lunghe sarde, conosciute anche come frisjoli, sono senza dubbio uno dei dolci tipici della mia regione che più rappresentano la mia infanzia. Durante il periodo di carnevale non c’è famiglia che non le acquisti, rigorosamente nella pasticceria di fiducia, per far contenti i più piccoli, e non solo. Non sto qui a raccontarvi il profumo inebriante che emanano con il loro aroma di arancia e anice, un vero peccato di gola al quale era difficile resistere da bambina e anche ora onestamente!
Rivisitarli in chiave vegan per me è stata una vera e propria sfida. Avevo provato circa un anno fa a realizzarle ma la ricetta non mi convinceva, l’impasto era o troppo denso o troppo liquido, insomma, impossibile da gestire. Beh, quest’anno, munita del tipico imbuto con il manico, ci ho riprovato, e forte dell’esperienza dell’anno scorso sono riuscita a ricreare le frittelle lunghe a spirale perfette! E non sono io a dirlo, le ho fatte testare a diverse persone (non vegane) che sono rimaste sconvolte dal loro sapore, identico all’originale! Quindi missione compiuta!
Se non disponi del classico imbuto con il manico non ti preoccupare, per realizzare le frittelle lunghe sarde puoi utilizzare una sac à poche oppure una bottiglia di plastica tagliata.
Ottime ragioni per provare le mie frittelle lunghe a spirale in versione vegan
- 100% vegetali
- senza latte
- senza uova
- golose
- senza zuccheri raffinati
- buonissime
- ideali per la merenda
- perfette per bambini e adulti

Ingredienti
Dosi per: 8-9 persone| Preparazione: 30 minuti + 2 ore di lievitazione | Cottura: 2-3 minuti a frittella
500 g semola rimacinata di grano duro
420-500 ml bevanda di avena (o soia)
100 ml succo di arancia (circa 1 arancia grande) + la scorza
2 cucchiai di liquore all’anice (oppure filu ‘e ferru)
1 cucchiaino di zucchero di canna
15 g lievito di birra fresco
5 g sale
Per decorare
zucchero di canna q.b.
Come preparare le frittelle lunghe sarde di carnevale in versione vegan
1 – Per prima cosa scalda leggermente la bevanda di avena e sciogli al suo interno il lievito di birra fresco (mi raccomando la bevanda deve essere appena tiepida, se troppo calda rischierebbe di bloccare la lievitazione). Aggiungi al suo interno anche un cucchiaino raso di zucchero e metti da parte.
2 – In una ciotola capiente, aggiungi la semola e fai la classica fontana, quindi aggiungi al centro il succo di arancia, la scorza di arancia e il liquore. Inizia a lavorare con una mano gli ingredienti al centro della ciotola aggiungendo man mano poca semola dai bordi, fino ad ottenere una pastella.
3 – Ora puoi iniziare ad incorporare gradualmente la bevanda vegetale sulla pastella sempre incorporando man mano altra semola. Quando la semola sarà completamente incorporata aggiungi anche il sale.
4 – Lavora energicamente l’impasto con una mano, schiaffeggiandolo (letteralmente) per una decina di minuti o fino a quando non risulterà bello liscio, senza grumi. Per capire se l’impasto è pronto tiralo su con la mano e se questo ricadrà fluido nella ciotola sarà pronto. Se dovesse essere troppo asciutto, aggiungi gradualmente altra bevanda vegetale fino a raggiungere la consistenza descritta sopra.
5 – Copri l’impasto con della pellicola trasparente e un paio di canovacci puliti e riponilo nel forno con la luce accesa per un paio d’ore per la lievitazione. L’impasto dovrà raddoppiare di volume.
6 – Passato il tempo necessario, fai scaldare abbonante olio di arachidi in una padella capiente (la temperatura ideale è 180° C). Ora puoi utilizzare diversi metodi per la frittura delle frittelle, quello tradizionale prevede l’imbuto con il manico: preleva una bella quantità di impasto con un mestolo, mettila nell’imbuto coprendo con un dito l’estremità per non farlo fuoriuscire, avvicinati all’olio togli il dito e crea con un movimento lento circolare, partendo dal centro della padella, la classica forma a spirale delle frittelle lunghe sarde di carnevale. Quando la superficie a contatto con l’olio sarà ben dorata, gira la frittella aiutandoti con due forchette e lascia dorare anche l’altro lato. Se non dovessi riuscire a reperire l’imbuto con il manico, puoi tranquillamente utilizzare una sac à poche oppure una bottiglia di plastica tagliata.
7- Trasferisci man mano le frittelle su un vassoio coperto con della carta assorbente e passale successivamente nello zucchero di canna ricoprendole completamente su tutta la superficie.
Servi le frittelle ancora calde.

Come capire la consistenza giusta dell’impasto delle frittelle lunghe?
silvia
Per la buona riuscita di questa ricetta è fondamentale che la consistenza dell’impasto sia bella fluida, in modo tale che possa scorrere agevolmente dalla bocca dell’imbuto. Se l’impasto dovesse risultare troppo denso dovrai aggiungere gradualmente altra bevanda vegetale. Questa variabilità nella quantità di liquido richiesto è dovuta al fatto che tutte le semole assorbono i liquidi in maniera differente. Mi è capitato spesso di utilizzare marche diverse di semola e dover aumentare la dose di liquidi anche di 50 ml. Quindi, per non sbagliare, inizia con 420 ml di bevanda vegetale e aggiungi man mano se necessario.
Come conservare le frittelle lunghe sarde vegan
Puoi conservare le frittelle lunghe per 3-4 giorni all’interno di un contenitore ermetico. Prima di consumarle ti consiglio di scaldarle leggermente al forno o microonde.

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Se stai cercando altre ricette sfiziose dai uno sguardo al mio index ricette, troverai tantissime idee 100% vegetali!
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